Prosegue la Stagione Letteraria di Chivasso in collaborazione con “I Luoghi delle Parole”
Gli spettacoli sono inseriti nel calendario del Salone del Libro OFF
Il primo degli appuntamenti autunnali è previsto per giovedì 14 ottobre alle ore 21 al Teatrino Civico di Chivasso.
Per il filone “incontro con l’autore”, Mario Desiati presenta “Spatriati” (Einaudi), in dialogo con Chiara D’Ippolito.
A cura di:
Associazione Novecento, “L’Indice dei Libri del Mese”, Comune di Chivasso.
Chiara D’Ippolito è redattrice de “L’Indice dei Libri del Mese”.
“SPATRIATI” – EINAUDI 2021 – 288 pp.
«A volte si leggono romanzi solo per sapere che qualcuno ci è già passato».
Claudia entra nella vita di Francesco in una mattina di sole, nell’atrio della scuola: è una folgorazione, la nascita di un desiderio tutto nuovo, che è soprattutto desiderio di vita.
Cresceranno insieme, bisticciando come l’acqua e il fuoco, divergenti e inquieti. Lei spavalda, capelli rossi e cravatta, sempre in fuga, lui schivo ma bruciato dalla curiosità erotica. Sono due spatriati, irregolari, o semplicemente giovani.
Un romanzo sull’appartenenza e l’accettazione di sé, sulle amicizie tenaci, su una generazione che ha guardato lontano per trovarsi (Einaudi.it)
Mario Desiati (Locorotondo, 13 maggio 1977) è uno scrittore, poeta e giornalista italiano.
È cresciuto a Martina Franca occupandosi di cronaca politica e sportiva su giornali locali tra cui «Il Corriere della Valle d’Itria».
In seguito alla laurea in Giurisprudenza conseguita a Bari nel 2000 ha lavorato in uno studio legale e pubblicato saggi sulla responsabilità civile. Nel 2003 si è trasferito a Roma, dove è stato caporedattore della rivista «Nuovi Argomenti» ed editor junior della Arnoldo Mondadori Editore.
Dal 2008 a ottobre 2013 si è occupato della direzione editoriale di Fandango Libri confluita oggi nel gruppo indipendente Fandango editore.
Ha scritto e pubblicato poesie, antologie, saggi e romanzi. Collabora con «La Repubblica» e «L’Unità».
Da un suo romanzo è stato tratto il film Il paese delle spose infelici.
Ha pubblicato, tra gli altri libri, Neppure quando è notte (peQuod, 2003), Le luci gialle della contraerea (Lietocolle, 2004), Vita privata e amore eterno (Mondadori, 2006, premio Paolo Volponi per l’impegno civile), Il paese delle spose infelici (Mondadori, 2008), Foto di classe(Laterza 2009),Candore(Einaudi, 2016).
Il suoTernitti (Mondadori, 2011) è entrato a far parte della cinquina dello Strega. Spatriati è il suo ultimo romanzo.
Domenica 17 ottobre alle ore 21 sempre al Teatrino Civico di Chivasso, altro “incontro con l’autore”; il rapper Frankie hi-nrg mc dialoga con il regista Enrico Bisi e con la giornalista Marinella Venegoni sulla tematica al centro del dibattito:
“E’ musica per vecchi? Passato, presente e futuro del rap italiano”.
Frankie hi-nrg mc (al secolo Francesco Di Gesù) è nato a Torino nel 1969. Di origini siciliane (Monreale – PA) ha vissuto a lungo a Caserta, Città di Castello (PG) e Roma.
È un rapper, autore, compositore, street photographer, conduttore televisivo, videomaker. Tra i suoi ultimi progetti di quest’anno, la conduzione – da marzo 2021 – su Tim Vision di “Urban Inspirations”, ciclo di interviste a rapper e artisti urban della scena contemporanea e la cura dell’adattamento in italiano dei testi rap del film “Tutti pazzi per Yves” (Yves, 2019).
Enrico Bisi nasce nel 1975 a Torino.
Laureato in Lettere con una tesi in Storia e critica del cinema, dal 1999 inizia a occuparsi di regia cinematografica e video.
Dapprima realizza cortometraggi, girati in pellicola 16 e 35 mm che partecipano e ottengono riconoscimenti in molti festival internazionali, abbracciando tutti i continenti. Nel 2008 dirige il primo documentario, Solo un giorno, e nel 2010 dirige Pink Gang, coproduzione italo-tedesca con il contributo del ministero per i Beni e le attività culturali. Il film partecipa a numerosi festival e vince premi in Italia e all’estero. Oltre all’attività di regista, Bisi è anche montatore ed è stato insegnante di cinema presso istituti superiori e master post-universitari. Per Feltrinelli “Real Cinema”, il docu-film Numero Zero: alle origini del rap italiano (2016).
Marinella Venegoni (Crescentino, 3 aprile 1947) è una giornalista, critico musicale e politica italiana.
Laureata in Filosofia a Torino, è stata per un breve periodo docente di ruolo in filosofia e storia nei licei, abbandonando poi l’insegnamento per intraprendere la professione di giornalista.
Ha frequentato a Genova il primo corso in Italia di giornalismo e dopo averlo superato è stata assunta a Stampa Sera per poi passare a La Stampa, dove è stata cronista e inviata di cronaca.
Ma l’amore per le canzoni (ha studiato musica e le piace cantare) ha fatto sì che negli Anni Ottanta diventasse in Italia la prima donna critico musicale d’un quotidiano.
Ha conosciuto e intervistato moltissime rock e popstar, dai Rolling Stones agli U2 a Madonna e noti artisti italiani, da Battiato a Guccini, da Dalla a Vasco Rossi, Ha seguito migliaia di concerti in tutto il mondo per il quotidiano “La Stampa”.
Ha collaborato con la Rai, soprattutto in campo radiofonico, scrivendo e conducendo alcuni programmi negli Anni Ottanta. È stata ospite di moltissimi programmi televisivi, a partire dal “Maurizio Costanzo Show” nei primi anni Novanta, fino alle innumerevoli rubriche che ruotano in Rai intorno a Sanremo. È presente all Festival dal 1982, negli ultimi anni soprattutto con le “pagelle” molto seguite. Nel Duemila è stata autrice e coordinatrice di un volume pubblicato da La Stampa con titolo “Sanremo ’50”; e presso il suo giornale ha avuto a lungo un blog molto seguito dai fans della musica, “On the Road”.
Ha vinto vari premi giornalistici per la sua attività di critico di musica pop e rock.
Il 21 giugno 2013, giornata della Musica, il Comune di Torino ha annunciato la sua donazione di circa 27.000 album, fra vinili e Cd, alla Biblioteca Civica Musicale Andrea Della Corte, presso la Villa Tesoriera. La donazione contiene tutti i generi della musica popolare e costituisce forse il fondo più cospicuo di questo genere in una biblioteca musicale pubblica italiana.
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